IL SINDACO DEL RIONE SANITA’

Film della 76esima Mostra del Cinema di Venezia vincitore del  Premio Francesco Pasinetti  del  Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani , come miglior film e migliori attori: FRANCESCO DI LEVA e MASSIMILIANO GALLO , Premio Leoncino d’oro  da associazioni Agiscuola e UNICEF

Regia di Mario Martone  –  Rilettura cinematografica dell’opera omonima di Eduardo De Filippo, a cura di Mario Martone e Ippolita di Majo, già portato in teatro da Martone stesso a partire dal 2017

Antonio Barracano ‘amministra’ la  giustizia nel rione Sanità , celeberrima zona di Napoli, dove è giudice giuria ed esecutore di sentenze per ogni genere di controversie. Egli non risponde ad altra legge che non sia una sua personale rivisitazione dei codici legislativi, d’onore ed etici maturati durante il corso della vita.Vive nella sua villa con piscina, sopra Napoli, rigorosamente di lusso e soprattutto abusiva dopo aver corrotto funzionari comunali.

Padre e marito devoto, altrettanto devotamente supportato dalla famiglia,  può contare sul suo medico personale e connivente nella gestione di un potere tanto subdolo quanto violento ovvero il dottor Fabio Della Ragione, l’attore Roberto De Francesco ,chevive ed opera, è proprio il caso di dire, all’interno della lussuosa residenza ricucendo ‘guappi’ feriti.

Con una pregevole rivisitazione della commedia in tre atti “Il Sindaco del rione Sanità”, scritta da Eduardo De Filippo,  Mario Martone ,ci porta in una livida Napoli e provincia di oggi , incancrenita da una criminalità che ne ha deterioratoil tessuto sociale.

Una volta ottenuti i diritti del lavoro teatrale dal figlio di Eduardo, Luca De Filippo, l’attore Francesco Di Leva , che interpreta Antonio Barracano, ha coinvolto lo stesso Martone nel progetto di riportare sul palcoscenico l’opera di De Filippo padre.  A partire dal  2017 “ Il Sindaco del rione Sanità”è stato interpretato dal collettivo di attori del NEST di San Giovanni a Teduccio (NA) , un progetto che ha cercato di coinvolgere anche ragazzi delterritorio togliendoli dalla strada.

Sullo schermo cinematografico  vediamo un Antonio Barracano palestrato e ringiovanito, rispetto al personaggio di De Filippo. L’attualizzazione della vicenda trasmette l’immagine di un Sindaco al culmine della potenza, quasi monarca d’altri tempi, risolutore di qualsiasi contesa si agiti nel rione Sanità.  I contrasti da appianare sono tanti durante lo scorrere della giornata, fin dalle prime luci dell’alba, quando gli sgarri patiti ora dall’uno ora dall’altro si materializzano di fronte a lui.

“ Io difendo gli ignoranti”dice Antonio Barracano ad Arturo Santaniello, interpretato da Massimiliano Gallomentre cerca di dirimere un contrasto insanabile fra genitore e figlio, contrasto che lo coinvolgerà sempre di più fino a fargli ricordare il suo passato omicida. La difesa degli ignoranti, degli oppressi, di chi non può permettersi una causa legale di fronte alla pubblica autorità, è il fulcro del potere, anche economico, del Sindaco del rione Sanità un vero uomo d’onore, secondo la sua personalissima concezione, con in mano la bilancia della giustizia. Eppure un così incrollabile potere subirà, nel corso del film, un progressivo sgretolamento perché la coscienza camminerà su strade diverse da quelle abitualmente percorse.

“Io sono un uomo onesto” risponde Arturo Santaniello a Barracano, dopo averne sopportato l’inflessibile visione delle cose. Il primo, un fornaio la cui attività di successo, con due panetterie ben avviate a Napoli, è frutto del durissimo lavoro di chi si è alzato nel cuore della notte per anni e anni,  viene prelevato dagli uomini di Barracanoe portato nella villa quando il figlio Rafiluccio, diseredato, in miseria ein attesa di futura prole, vuole uccidere il genitore chegli ha rovinato, di questo ne è assolutamente convinto,  la vita. Lo stesso Rafiluccio è andato a trovare Antonio Barracano per comunicargli tale intenzionee chiedergli il ‘permesso’ di agire.

Qual è il confine fra legalità e illegalità? Qual è la linea da non oltrepassare mai al fine di rimanere un uomointegro?  Gli interrogativi si mischiano l’uno nell’altro, il bianco e il nero diventano grigio fino all’inversione dei ruoli: l’onesto Santaniello decide di attraversare la linea di demarcazione fra legale e illegale mentre il Sindaco decide ditornare, almeno per un breve segmento di vita, dentro i confini della legalità.

IL SINDACO DEL RIONE SANITA’

Il finale amarissimo ci racconta sì la composizione della vicenda, ancora una volta sotto il segno di Antonio Barracano,  ma è la naturale conseguenza di una vita dove l’unica certezza è la sottomissione dell’uomo all’uomo.

“ Il Sindaco del Rione Sanitàcontinuerà ad avere un carattere universale perché parla di rapporti familiari, di dovere, di colpa e di rimorso,di  potere ma soprattutto dell’importanza di assumersi le proprie responsabilità “.  Le parole del regista Mario Martone, presente alla prima del film a Bologna,  sono la migliore interpretazione del messaggio insito nella commedia di De Filippo, intelligentemente adattata su schermo.

L’ottimo connubio, qui, fra cinema e teatro è la ragione per cui consigliamo la visione del film IL SINDACO DEL RIONE SANITA’ ai lettori della recensione.

Alla prossima recensione

Maurizio Marna

 

 

 

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