Non sono per le cose perfette ed esageratamente di un ordine immacolato.
Adoro le casa organizzata ma costantemente vissuta.
Non so voi, ma a me è capitato spesso di entrare in case in cui l’ordine, la pulizia e gli oggetti in generale erano sistemati e spolverati in modo ineccepibile, niente fuori posto, nessuna maglia lasciata in giro e soprattutto nessun oggetto in vista se non soprammobili sapientemente collocati. Per non parlare dell’imbarazzo misto a disagio provato nell’ accomodarmi su un divano o poltrona con i cuscini sistemati in modo talmente preciso e millimetrico da far intendere che il divano non viene quasi mai utilizzato.
E la domande sorgono spontanee:
Queste persone vivono la loro casa e le sue comodità?
Ma il divano, viene mai utilizzato?
Non sarebbe più lecito trovare cuscini sistemati senza troppa precisione e magari una copertina che si intravede da sotto un cuscino posto nell’angolo, o un libro lasciato lì a caso sul tavolino? Mi metterebbe molto più a mio agio il pensiero che qualcuno la sera ci si sdraia per leggere un libro o guardare la tv e si copra con un plaid…
Le case così perfette da ricordarmi una foto da copertina di una rivista di arredamenti o la vetrina di un negozio di mobili in centro non mi fanno sentire serena.
Ma intendiamoci, lo stesso disagio, se non di più, mi coglie anche per le case incredibilmente disordinate, dove ovunque capiti di direzionare lo sguardo ci sono zone con accumulo di oggetti indefiniti, scatole, cose lasciate lì “che poi le metto a posto dopo…”. Insomma anche il caos non può farla da padrone!
Ve lo svelo, ve lo svelo…
Le case che più preferisco sono quelle vissute, in cui anche se le giacche sono appese a vista, hanno un loro posto dedicato, come le scarpe o le borse…
L’interno degli armadi e dei cassetti è ben organizzato per ospitare gli oggetti od indumenti e questo non permette l’accumulo di cose indefinite ovunque. Ogni oggetto trova posto anche se transitoriamente in uno spazio dedicato, esempio: uno svuotatasche posto all’ingresso della casa, dei ganci appendiabiti per far transitare felpe o altro in seguito da gestire se da riutilizzare o da lavare …
Un contenitore dedicato ad occhiali, al cellulare o agli auricolari, per liberarsi le mani appena si arriva a casa ed una scarpiera in cui recuperare appena entrati la comodità … un libro o la rivista del momento appoggiati su un tavolo in cucina o in sala (ma attenzione … solo quello di lettura in corso, ovviamente … non ci allarghiamo …)
Insomma non un’ immagine da copertina non uno scenario post apocalittico ma un’esposizione da Ikea….